Gematria – Isopsephia. L’Arte della Decriptazione

GEMATRIA – ISOPSEPHIA

L’Arte della decriptazione

Del Nume e del Nome

Ė risaputo che il Numero presiede all’Aritmetica e alla Geometria, che sono le basi di tutte le scienze, e non solo, ma anche dell’Arte e della Filosofia.
Il Numero è Amore trino, e possiamo concepirlo come Suono, Luce e Magnetismo.
A questo proposito si osservi che i colori, elementi luminosi, si differenziano e distinguono per numero di frequenze, ossia per qualità sonica, e lo stesso vale per la musica e la scrittura che si differenziano in suoni-segni-glifi corrispondenti a specifiche partizioni di Numeri; idem dicasi per i rapporti e le partizioni geometriche e astrologiche.

Il Numero, insomma, governa tutto il sapere e quindi anche la scienza del governare.
Gli alfabeti sono composti da ideogrammi e a questi segni, in virtù della cultura di appartenenza, si possono associare valori fonetici simbolici e principalmente numerici. Ogni lettera è in fondo un “segno” che racchiude vari livelli di corrispondenza e dunque come ogni simbolo, si presta a molteplici possibilità di decodifica.

Un Segno è un Simbolo che racchiude, per stadi e gradi, molteplici livelli funzionali dell’Idea originaria.

Lelettere, le note, i colori, governati dai numeri, sono tutte ripartizioni di un ampio canone universale, attraverso il quale il Logos, (il Soffio o DNA) imprime alle idee archetipiche le qualificazioni  necessarie alla decodifica delle mutue relazioni mentali, vitali e fisiche nei regni e interregni di natura. Nell’uomo oltre l’aspetto bio-fisiologico, tale canone si traduce in un linguaggio articolato necessario sia per la più elementare comunicazione scritta e verbale, che per la meravigliosa decodifica dei molteplici livelli di individualizzazione della Cosxienza.

In passato, alcune culture hanno codificato i propri alfabeti associando alle lettere un relativo valore numerico. L’ebraico, il greco e il latino sono di certo, per cultura e tradizione, quelli che hanno maggiormente influenzato la civiltà occidentale utilizzando questo tipo di matrici codificate in glifi alfanumerici (Alfa-Numero).

Per entrare in contatto con la Realtà delle “parole”, per meglio definire l’universo delle cose, bisogna dunque accettare che ogni lettera, al pari di una nota, di un colore, è la funzione qualitativa Agente di un Sistema di decodifica basato su una “costante matematica strutturata in canoni e registri, commensurati armonicamente nei loro rapporti numerici”.
Il suono e la luce, le forze di natura e ogni possibile fenomeno manifesto dall’atomo alle stelle, grazie all’azione neutra del Numero può essere pesato, contato e misurato.
In ogni ambito della vita, i Nume-ri sono parti inscindibili di ogni possibile decodifica dell’evento elaborato: la vita diviene grazie al contare e al pensare cosa si è . .  contato.

L’alfabeto ebraico si compone di 22 segni, quello latino/inglese di 26 segni e il greco di 24 segni* a cui normalmente si associano 2 differenti canoni di attribuzione dei Valori numerici.

*(Nell’alfabeto greco due lettere, la Iota e la Sampi non vengono più usate, in quello latino si sono aggiunte lettere dell’alfabeto inglese, e per l’ebraico sono da tempo in uso altre cinque lettere dette finali).

L’Archematica, oltre al sistema classico di attribuzione dei valori Ordinali e Standard (senza citare ulteriori sistemi di codifica usati nell’ermeneutica e nella mistica), aggiunge un ulteriore canone di decodifica basato sui Numeri Primi, ottenuto dalla fattorizzazione in numeri primi del valore ordinale determinato dalla posizione sequenziale crescente, il Rango, delle lettere dell’alfabeto.

Con questo nuovo sistema di permutazione è possibile applicare un valore numerico essenziale, indistintamente ad ogni tipo di alfabeto conosciuto; questo modello, ancora in fase sperimentale, è capace di creare un connessione tra molteplici idiomi, e riunificare la babele delle lingue con cui pensiamo e ci . . . dividiamo.

Attraverso la gematria – isopsēphia, come meglio vedremo a seguire, le espressioni verbali e i Numeri acquisiscono un significato simbolico più profondo e interferenziale – in particolare quando le qualità risultanti vengono soppesate l’una con l’altra come rapporti (cioè come λόγοι: logoi), o paragonate a fattori comuni salienti; ad esempio con alcuni importanti numeri interi primi (1, 3, 13, 37) oppure composti (4,9,12,60). Tali confronti, quando sperimentati, richiamano aree inesplorate del pensiero attivando reti concettuali iperluminali del tutto inaspettate, oppure semplificano concatenazioni sinergiche tra Numeri e Nomi in rapporto alla matematica, alla geometria, alla musica, ai lemmi e acronimi.

In sintesi questo sistema vola sulle ali di una “colomba bianca”, un’Intelligenza magnetica, Madre suprema nella mistica, composta di altra “sostanza”, una materia bianca dai cui “raggi” si dispongono schiere di Astrociti, i celesti messaggeri del Golgolta – Γολγοϑ.

Specifici rapporti gematrici implicano anche varie costruzioni geometriche – che sono poi i prerequisiti sia dell’architettura sacra che nei computi temporali delle ere, oppure evidenziano intervalli di pregevole natura musicale e artistica in gennerale.
Un esempio è il famigerato 666 dell’Apocalisse 13:18; se visto come 0.666 (che è una stretta approssimazione di ⅔),indica il rapporto di frequenza 3 : 2 di una quinta perfetta (diapente, o ήμιόλιος [h]ēmiolios);il suo raddoppio, 1332, si correla quindi a 2 × ⅔ che è il rapporto 4 : 3, un intervallo di quarta perfetta (diatessaron, o επίτριτος epitritos); e qualsiasi moltiplicazione o divisione di una quantità gemellare per un fattore di 2 fornisce di per sé il rapporto 2:1 di un’ottava (diapason, o διπλάσιος, diplasios).

All’interno della musica che in realtà è solo un’architettura dinamica del suono governata dal Nume-ro, la Gematria potrebbe persino esaltare la proporzionalità macro, meso e microstrutturale di una composizione, sia essa organica che squisitamente concettuale; lascio immaginare le potenzialità contenute in tale assunto.

Ogni codice, segno o Nome possiede dunque FUNZIONI specifiche e QUALITĀ uniche: inclinazioni, attinenze, affinità, capacità allotropiche che sostanziano le forme in essenziali sistemi pregni e ricchi di potenziali livelli di funzioni; le dimensioni si saturano di sì tanta Sostanza ove per Principio tutto è contenuto e potenzialmente procreato.

SISTEMI DI CODIFICA

Modelli di attribuzione del Valore

LETTERA-NUMERO/NUMERO-LETTERA

1) Ordinale: il valore realtivo al Rango, ossia alla posizione sequenziale nell’alfabeto in ordine crescente delle singole lettere.

2) Standard:  il valore convenzionale attribuito ad ogni lettera (differente dal greco all’ebraico) diviso per unità (da 1 a 9), decine (da 10 a 90) e centinaia (da 100 in poi).


Nuovo Modello di attribuzione del Valore

LETTERA-NUMERO/NUMERO-LETTERA

3)Primalità: il valore prodotto dalla fattorizzazione (riduzione in fattori primi) del valore numerico ordinale di ogni singola lettera.
I Numeri Primi sono Costanti di Armonia Strutturale, per cui il Modello Primalità evidenzia le Qualità costitutEnti  il Numero, evidenziandone sostanzialmente Rango Gerarchico ed Essenza.

Vogliamo evidenziare che la Numeronomia non si limita solo ad estrarre i valori numerici dalle parole come praticato fin qui dalla Tradizione con i vari sistemi di Isopsephia e Gematria, ma quale ulteriore e innovativo canone di decodifica opera anche con una modalità inversa. La Numeronomia estrae archematicamente dai codici aritmetici l’essenza alfanumerica associandola a Nomi, a parole predefinite, potenzialmente contenute come qualità dei Numeri.
Per questo i Segni dei rispettivi alfabeti si possono considerare codici, o ancora meglio “chiavi” di un sistema criptografico germinato dalla coagulazione e trasposizione dell’Idea Principiale, che quantunque rimanga inalterata in essenza, attraverso glifi e segni rigenera la propria Qualità Essenziale e funzionale nei vari livelli in cui manifesta.
Il Sonico intona, si struttura qualitativamente e naturale in-Forma la quantità.
Ogni Segno dunque è una rivelazione diretta dell’Origine e a vari livelli e gradi ne rappresenta sempre e solo la Primaria Essenteità.
Se indichiamo un’Idea o un oggetto con un Segno/Simbolo e ne facciamo corrispondere un Suono e un Numero, per la Legge delle equivalenze, dei complementari e per affinità, il Numero corrisponderà sia all’Idea che al Suono; così sarà dal  Suono al Numero e all’Idea e così via in un Armonia di successivi interazione di momenti.

L’educazione ai Modelli Alfanumerici riconnette l’uomo ad un vasto spazio intelligente, psicogeometrico, o meglio Archematico magico intuitivo.
Laddove le strutture di pensiero si ripuliscono dalla densità cerebrale delle associazioni neuronali, ci si apre alla fonte luminosa della vera Realtà del Nume-ro.
 
Il Nume-ro si rivela un antico Mentore. Geniali facoltà, innate nell’ente umano, si risvegliano per iniziazione, per vocazione e in casi eccezionali per naturale reminescenza, e si rivelano necessarie per la costruzione di modelli icastici collettivi; l’agricoltuira Celeste, richiede una necessaria semina per una nuova Cultura e Civiltà. Armonici Modelli Icastici sono oggi, più che mai necessari per processare e comprendere la Realtà dell’Uomo, che include la vastità parzialmente sondata delle Leggi e dei Principi che ordinano l’Universo. L’uomo è un’Unità cosxiente abitata dall’Origine, il suo Spazio sostanziale è pura Realtà Cosmica in cui egli è e diviene e col Nume-ro, a ben vedere, troviamo le stesse qualità.

Infine possiamo dire che le Qualità del Nume-ro sono Funzioni Neutre di Potenzialità Creativa; il matematico ne coglie il bello, il mistico ne percepisce la divinità, il filosofo l’armonia, l’esoterista le analogie, l’occultista i sigilli magici, il bardo in cuor suo, intona con la prosa rapporti e proporzioni. Il Nume-ro, impersonale, ispira ogni “minestra”.

I numeri sono dunque perfetti “Legominismi”, come li definisce l’occultismo esoterico sufi, un’arcaico metodo di trasmettere informazioni essenziali, il “modo iniziatico” per eccellenza per tramandare conoscenze ed insegnamenti in modo nascosto ma palese, “per coloro che sanno”, forse, di non sapere . . .

“Numeronomia” è questo particolare sistema di decodifica che permuta i numeri in concetti definiti. Mentre la Numerologia trova schemi e correlazioni nei numeri attraverso formule oggettive e mezzi soggettivi, la Numeronomia, in più, trova codici e correlazioni nelle interrelazioni da e tra i Nume-ri stessi in modo oggettivo e intuitivo. Numeronomia è una traccia ritrovata, è l’impronta Archematica che ode l’eco della Matrice, e ne professa con codici e sigilli l’ancestrale linguaggio Divino.


Umilmente chiedo; Tu mi istruisci e guidi

 

TABELLA ALFABETI

Italiano-Inglese: Valori Standard – Lettera A= 1 – Zeta= 800 = 801

Greco: Valori Standard – Lettera Alfa= 1 – Omega= 800 = 801

Ebraico: Lettera Alef= 1 – Lettera Tav= 400 = 401

Latino: Valori Standard – Lettera A=1 – Zeta = 500 = 501

Romano: Valori Standard – Lettera A=1 – X=300 = 301


A seguire, brevi esempi pratici relativi al valore numerico dei singoli alfabeti proposti con alcune associazioni basilari per un approccio alla Gematria.

Valore alfabeto Greco-Italiano-Inglese = 801

Fattori 1*3*3*89= 96  Rango dei fattori 1+3+3+25= 32  2^5

Io sono l’Alfa e l’Omega, l’inizio e la fine, dice il Signore, che è, che era e che deve venire, l’Onnipotente. Rivelazione 1.8 (valori 1 e 8)

Codice Valori della somma della prima e ultima lettera degli Alfabeti
Greco (alfa+omega) e Italiano/Inglese (a+zeta)

Nume-ro 801

Queste identità numeriche presenti negli alfabeti, sono progettate dall’Intelligenza Cosmica che attraverso la decodifica dichiara la Sua identità eterna come inizio e fine;
Alfa e Omega e il Principio di Creazione.
Certamente la scrittura associata ai Nume-ri è una delle più grandi identità simboliche progettate dall’Onnipotente e offerta all’umana comprensione come metro di cosxienza.

Alfabeto Ebraico 401

Il numero 401 è l’80° Numero Primo. Il suo significato primario si trova nella somma della prima e ultima lettera dell’alfabeto ebraico dell’Aleph (1) e del Tav (400). 
È l’equivalente ebraico dell’Alfa e dell’Omega Greco (801) che identifica la Creazione. 
Il numero 401 coinvolge Primo e Ultimo e quindi risuona con l’idea di un’ottava. 
Ciò è particolarmente chiaro nell’Alfa e nell’Omega, ma si vede anche nell’Aleph/Tav attraverso l’identità della parola Shemunah – Otto – che vale anch’essa 401.

Nume-ro 401

Alfabeto Latino 501

Fattori 1*3*167= 171 = T18        Rango 1+3+40 = 44

Codice Valori 501 < MADRE SUPERNA

Alfabeto Romano 301

Fattori 1*7*43= 51      Rango 1+7+15= 23 10°Np

Ci sono molti legami tra l’idea del Fuoco e dello Spirito Santo e il nome di Dio Elohim (Fuoco della Vita). Questo si manifesta nelle identità sottostanti. Si noti che la Menorah, il simbolo della Parola di Dio illuminata dal Suo settuplice Spirito, è inclusa nell’elenco.

Il sigillo divino e la pietra angolare della Parola di Dio

Il nume-ro 301

TAVOLE RIEPILOGATIVE DEI VARI ALFABETI E DEI VALORI CORRISPONDENTI

Valori Standard
L’Alfabeto greco alfanumerico

Ebraico Ordinale

Ebraico Standard

L’Alef Beit ebraico su 9 colonne (include le 5 lettere finali)

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